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Che cos’è lo Smart Working?
In questo periodo storico che l’Italia sta vivendo #iorestoacasa è una delle tante misure adottate dal Ministero per far fronte all’emergenza sanitaria coronavirus, onde evitare che l’epidemia aumenti a macchia d’olio è necessario restare presso la propria abitazione. Lo svolgimento della prestazione lavorativa per alcuni dipendenti verrà svolta in modalità Smart Working
La recente normativa definisce lo Smart Working come: “lo svolgimento della prestazione lavorativa, basata sulla flessibilità di orari e di sede è caratterizzata principalmente, da una maggiore utilizzazione degli strumenti informatici e telematici, nonché dall’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti anche fuori dai locali aziendali”
La definizione più completa è stata fornita nel 2018 dal CIPD Chartered Institute of Personnel and Development :
Come scritto sopra, “Svolgimento della prestazione lavorativa, basata sulla flessibilità di orari e di sede è caratterizzata, principalmente, da un maggiore utilizzo di strumenti informatici e telematici, nonché dell’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti anche al di fuori dei locali aziendali”.
Lo Smart Working è “un approccio all’ organizzazione del lavoro intelligente che ha l’obiettivo di incrementare l’efficienza e l’efficacia nel raggiungimento dei risultati lavorativi, attraverso una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione, in parallelo con l’ottimizzazione degli strumenti e degli ambienti lavorativi dei dipendenti.
In Italia il fenomeno del lavoro agile o smart working sta aumentando, secondo i risultati dei dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, mostrano come la tendenza ad adottare un nuovo approccio al lavoro all’interno delle organizzazioni sia in continua crescita, il 58% delle imprese ha già introdotto iniziative per permettere ai loro dipendenti di lavorare in modalità remoter. Un incremento è avvento anche nelle piccole e medie imprese sono passati dal 8% al 12% e quelli informali dal 12% al 18%, il 50 % degli Smart Worker si sente pienamente soddisfatto del proprio lavoro.
Quali sono gli elementi distintivi dello Smart Working?
Questa nuova modalità di lavoro non è solamente lavorare da casa, quello è Home Working comunemente svolto da professionisti e freelance di settore. Lo Smart working è un nuovo modo di concepire il lavoro tradizionale, lavorare e collaborare all’interno di un’organizzazione in cui alla base ci sono tre elementi principali:
- Revisione della leadership: il rapporto tra manager e dipendente viene mutato, passando dal controllo alla fiducia, la cultura organizzativa è differente come i comportamenti e le abitudini;
- Innovazione: vengono scelte delle tecnologie collaborative al posto di sistemi di comunicazione rigidi; Le tecnologie usate sono ad esempio le piattaforme digitali di condivisione dei lavori o software di accesso remoto.
- Lavoro da remoto: gli spazi lavorativi vengono riorganizzati e il lavoro può essere svolto ovunque al di fuori del proprio ufficio.
Costruire le basi dello Smart Working attraverso le 3 B; Bricks, Bytes e Behaviours, spazio, tecnologie e risorse umane, un progetto portato avanti da Philip Vanhoutte, Senior Vice President e Managing Director Europe e Africa di Plantronics.
Pianificazione accurata, collaborazione e creazione di aspettative realistiche nelle seguenti tre aree Bricks, Bytes e Behaviours, possono rendere più smart la realtà aziendale. Secondo Philip Vanhoutte lo Smart Working è: “parte di una globale filosofia di gestione in cui i dipendenti hanno la libertà di lavorare dove e quando è meglio per loro e per il business”
Questo nuovo approccio di concepire il lavoro pone al centro dell’organizzazione la persona fisica, facendo convergere gli obiettivi personali e professionali con il business aziendale, un modo pensato per garantire una maggiore produttività aziendale.Il singolo lavoratore, viene reso indipendente del proprio lavoro, consapevole dei risultati da raggiungere, cosciente del lavoro in team e autonomo nel definire le modalità e le tempistiche di svolgimento delle attività.