Dall’ultimo anno, le ricerche effettuate tramite dispositivi mobile, soprattutto, nel settore e-commerce, continuano ad aumentare, complici anche le restrizioni imposte dalla pandemia. Tuttavia, a causa delle dimensioni ridotte, molte persone, si sono, spesso, trovate nella necessità di avvalersi dello zoom per poter leggere chiaramente i contenuti sullo schermo; da questo inconveniente, gli sviluppatori web hanno iniziato a chiedersi in che modo sia possibile assecondare le tendenze di fruizione dei contenuti online da smartphone? La risposta è molto semplice e risiede nel Mobile First: strategia elaborata per aiutare le aziende sia ad entrare in contatto con un maggior numero di utenti, al fine di fidelizzarli, e sia per rimanere in cima alla SERP di Google il più a lungo possibile.
Vediamo, allora, in cosa consiste questo nuovo approccio al web design, le regole che ne stanno alla base e i relativi vantaggi.
L’espressione “ovunque e in ogni momento”, dall’inglese “everywhere & everytime”, ha ormai cambiato le abitudini e i comportamenti dei consumatori, i quali desiderano, sempre più, ricercare informazioni e acquistare prodotti/servizi, avvalendosi dei dispositivi mobile, in qualsiasi luogo si trovino e approfittando di qualunque spazio libero della giornata. Ciò è confermato anche dai dati forniti dall’Osservatorio Mobile B2C Strategy, secondo i quali, in Italia, una persona su due, in età compresa tra i 18 e i 74 anni, naviga su Internet in mobilità ed il 77% degli stessi utilizza lo smartphone per prendere decisioni d’acquisto.
Ecco, allora, che diventa fondamentale, oggi, per le imprese, disporre di siti web ottimizzati da mobile ed organizzare le proprie strategie online scegliendo l’approccio migliore, ovvero il Mobile First.
La suddetta metodologia si presenta come una strategia in cui il dispositivo mobile viene prima di tutto per quanto riguarda la configurazione, l’usabilità e la prestazione. Si tratta, in sostanza, di progettare il design delle pagine web, in modo tale che le stesse possano avere una visualizzazione ottimale, innanzitutto, sui dispositivi mobile, rendendo più facilmente accessibili i relativi contenuti ed aumentandone così la popolarità. Potremmo dire che stiamo assistendo ad una sorta di inversione di tendenza rispetto al passato, nel senso che mentre, fino a poco tempo fa, web designers e programmatori iniziavano dalla realizzazione di siti web per pc desktop, includendo un’ampia gamma di funzioni, animazioni, contenuti ed immagini, poi adattabili ad altri device, oggi, invece, con il Mobile First la prospettiva viene, appunto, capovolta, focalizzando l’attenzione sull’essenziale, partendo dai dispositivi mobile e cercando di non dedicare un tempo eccessivo alla programmazione. Difatti, esserci e rispondere tempestivamente rappresentano le premesse migliori per cogliere l’interesse e le preferenze degli utenti; ciò implica, per le aziende, progettare un customer journey, che parta da un’ottica mobile, e non più desktop, con la consapevolezza che la maggior parte dei visitatori giungerà sul loro sito web, blog o landing page, tramite smartphone.
Nella pratica, un progetto Mobile First si esplica in una serie di passaggi che coinvolgono, soprattutto, quattro ambiti tra loro complementari, che sono:
Esistono, inoltre, altri aspetti, ugualmente importanti e che non vanno trascurati, quali:
Infine, è bene, anche, evitare forme di pubblicità troppo invasive e ridurre al minimo i dati che l’utente, spesso, deve inserire manualmente nei form di profilazione, adottando, ad esempio, come metodo alternativo, la social login.
Come abbiamo, già, visto nel nostro precedente articolo, il Responsive Web Design è una tecnica di progettazione web che consiste nel creare siti, prima, nella loro versione desktop e dopo in una variante mobile; si tratta di interfacce in grado di adattarsi automaticamente al dispositivo su quale vengono visualizzate, poiché, i differenti elementi che le compongono, si ridimensionano in proporzione e al variare dello schermo, in modo tale che vengano visualizzate correttamente, favorendo l’usabilità del sito in qualsiasi contesto. Tuttavia, se creiamo un sito mobile secondo la tecnica responsive, avremo gli stessi contenuti della versione desktop riassemblati per essere fruibili da mobile, ma potrebbe anche accadere, ad esempio, che le immagini orizzontali appaiano troppo piccole sullo smartphone e perdere appeal se molto dettagliate, oppure che un testo poco lungo, se visualizzato da un monitor, possa non sembrare tale da smartphone e, quindi, apparire superfluo o non essere letto. Per questo motivo, negli ultimi anni, si è preferito ricorrere al Mobile First, piuttosto che all’approccio responsive, creando siti più interattivi e meno descrittivi, nonché puntando all’aspetto emozionale tramite immagini, forme e colori, e non a quello razionale.
In particolare, i principali vantaggi, derivanti dall’utilizzo dell’approccio Mobile First, possono essere così sintetizzati:
In conclusione, oggi, ogni prodotto di comunicazione digitale dev’essere progettato per i dispositivi mobile, sia che si tratti di una nuova iniziativa e sia che riguardi il miglioramento di un lavoro precedente. Tuttavia, la versione desktop, dei siti web, non è del tutto da trascurare, soprattutto per quanto riguarda i contesti più orientati al B2B, ma non ha più un ruolo preminente, come in passato, e la precedenza va data a smartphone e tablet poiché, da soli, generano la quasi totalità del traffico su Internet. L’approccio Mobile first, quindi, va applicato su entrambi i lati dello schermo, ovvero: